L’Abruzzo di Henri Cartier-Bresson

Scanno, la targa dedicata ai maestri della fotografia ‐ Foto Leo De Rocco per Abruzzo storie e passioni – For the english version, please refer to the end of this page.

Le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento

Henri Cartier-Bresson

Lo sguardo del Maestro

Nel cuore dell’Abruzzo, tra le montagne che incorniciano la Valle del Sagittario, sorge Scanno: un borgo sospeso nel tempo, dove le pietre antiche dei suoi vicoli, le tradizioni popolari e il contesto paesaggistico, sembrano custodire l’essenza più autentica della regione. Quella essenza che in passato celebri fotografi hanno saputo cogliere, immortalando paesaggi e scene di vita quotidiana.

Mi trovo a Scanno per seguire le tracce di questi maestri della fotografia, ovviamente porto con me la macchina fotografica. “Di Bresson ce n’é uno solo”, mi dice simpaticamente uno scannese mentre inizio a scattare alcune foto. Ovvio, Henri Cartier-Bresson è unico, inimitabile e inarrivabile, ma che emozione cercare l’inquadratura nel medesimo punto dove uno dei padri della moderna fotografia catturò un istante di vita paesana che sembra una scena teatrale per la sua spontanea e perfetta simmetria. Scattata da Bresson a ridosso del Natale del 1951 sulla scalinata “dei fotografi”, quella foto è diventata iconica.

Un borgo nell’obiettivo

Henri Cartier-Bresson fotografò Scanno nei primi anni ’50, le sue foto hanno fatto scuola, protagoniste in numerose mostre internazionali, fanno parte della storia della fotografia e di questo caratteristico paese abruzzese, ma non fu il primo, e nemmeno l’ultimo, a centrare con l’obiettivo l’anima di questo borgo.

Oltre venti anni prima di lui una fotografa tedesca, Hilde Lotz-Bauer, catturò con la sua piccola Leica i panorami e i volti delle donne scannesi, vestite con i costumi tradizionali e adornate con i gioielli dell’antica arte orafa locale, e ancora prima di lei, l’artista olandese Maurits Cornelis Escher, visitò Scanno e dintorni diverse volte, realizzando alcune famose incisioni.

Ispirazioni cercate nella seconda metà dell’Ottocento anche dal gruppo dei giovani pittori impressionisti scandinavi della Scuola di Civita d’Antino, dal nome del borgo dell’aquilano, attratti da una natura ancora intatta e selvaggia e da una popolazione a loro dire “non ancora corrotta dalla modernità”. In quegli stessi anni uno dei primi fotografi italiani, Francesco Paolo Michetti, ospitò nel suo Cenacolo culturale di Francavilla al Mare il fotografo tedesco Wilhelm von Gloeden.

Dopo Lotz-Bauer e Cartier-Bresson, altri celebri fotografi scelsero l’Abruzzo, in particolare Scanno: Mario Giacomelli. Ferdinando Scianna, Renzo Tortelli, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, oltre a fotoreporter paesaggisti, come l’inglese Chris Warde-Jones, collaboratore del New York Times.

Nel 1964 il Museum of Modern Art di New York espose una foto di Mario Giacomelli dal titolo: Il bambino di Scanno (Scanno boy), uno scatto in bianco e nero che raffigura una scena di vita paesana, ma sembra uscita da un sogno. Sempre al MoMa è conservata la fotografia originale di Cartier-Bresson scattata dalla famosa “scalinata dei fotografi”.

Omaggio ai Maestri della fotografia

La bellezza senza tempo di Scanno, il blu intenso del Lago di San Domenico, la vicina Villalago, e poi Castrovalva, piccola frazione di Anversa degli Abruzzi, arroccata come un fortino medievale sopra uno sperone roccioso: nella seguente galleria fotografica ho scelto di unire le immagini dei maestri della fotografia con foto contemporanee, cercando le impressioni d’occhio e di cuore nello stesso punto di osservazione che Henri Cartier-Bresson e Hilde Lotz-Bauer scelsero per cogliere il momento.

Copyright – Riproduzione riservata derocco.leo@gmail.com – Tecnico della valorizzazione dei Beni Culturali ed Ecclesiastici Regione Abruzzo – Le leggi tutelano il rispetto del Copyright – Pictures: no use is permitted without authorization – All rights reserved ‐ Note e fonti dopo la galleria fotografica

Scanno, 1951 ‐ Henri Cartier-Bresson

Scanno, giugno 2015

Scanno, 2015 – Leo De Rocco per Abruzzo storie e passioni

Henri Cartier Bresson, Scanno 1951

Scanno, 1951 ‐ Henri Cartier Bresson

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015 – foto Leo De Rocco per Abruzzo storie e passioni

Hilde Lotz-Bauer , Scanno 1929

Scanno, 1929 ‐ Hilde Lotz-Bauer

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015 – foto Leo De Rocco per Abruzzo storie e passioni

Scanno, 1929, donne in costume tradizionale ‐ Hilde Lotz-Bauer

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Scanno, 1957, Renzo Tortelli copyright – Per gentile concessione ad Abruzzo storie e passioni dall’Archivio Renzo Tortelli

Il Bambino di Scanno, 1964, Mario Giacomelli ‐ Museum of Modern Art MoMA New York

Strada di Scanno, litografia, 1930, Maurits Cornelis Escher, Mostra Palazzo della Cultura, Catania 2017 – Foto Leo De Rocco per Abruzzo storie e passioni

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“Davanti ad una fontana di Scanno”, 1937, dettaglio – Carl Budtz-Moller, pittore danese – Imago Museum Pescara – Foto Leo De Rocco per Abruzzo storie e passioni

Scanno e dintorni

Altre foto scattate a giugno 2015, tutte le foto sono protette da Copyright.

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

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Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

Scanno, giugno 2015

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Scanno, giugno 2015

Lago di Scanno, giugno 2015

Lago di Scanno, giugno 2015

Lago di Scanno, giugno 2015

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Lago di Scanno, giugno 2015

Lago di Scanno, giugno 2015

Villalago

Villalago, giugno 2015

Villalago, giugno 2015

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Valle del Sagittario

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Castrovalva

Castrovalva, giugno 2015

Castrovalva, giugno 2015

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Castrovalva Maurits Cornelis Escher per la mostra su Escher Palazzo della Cultura Catania, 2017 – Foto Leo De Rocco per Abruzzo storie e passioni

Copyright – derocco.leo@gmail.com Tecnico della valorizzazione dei Beni Culturali ed Ecclesiastici

Non è consentito nessun uso del testo e delle foto presenti in questo articolo senza autorizzazione scritta. Il divieto di riproduzione, anche solo parziale, è tutelato dalle leggi vigenti – Le leggi tutelano il rispetto del Copyright – Pictures: no use is permitted without authorization – All rights reserved – Aprticolo aggiornato a novembre 2025 – Appendice: Scanno, escursione “Percorso del Cuore“, foto Leo De Rocco per le pagine social di Abruzzo storie e passioni 👇

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– English version –

Abruzzo, as seen by Henri Cartier-Bresson

“I suddenly understood that photography can fix eternity in a moment”

Scanno has always attracted great names of the world of photography as it encloses the essence of beauty in Abruzzo, the combination of the natural beauty and the charm of the ancient traditions that make this region unique.

Ever since the beginning of the 1900s and up to the present day, a great number of renowned photographers have chosen to capture people and landscapes of this charming village, which is hidden in the mountains of Abruzzo.

There is only one Bresson, says an inhabitant of Scanno sympathetically, pointing out that Henri Cartier Bresson is unique and inimitable. Cartier-Bresson is indeed unmatched; but for me, what an emotion it was to seek out the frame in the same place where one of the fathers of modern photography captured a moment of peasant life that looked like a theatrical scene with its own free and perfect symmetry.


Henri Cartier Bresson, Scanno 1951

Henri Cartier Bresson, Scanno 1951


Scanno, giugno 2015

Scanno, June 2015, Leo De Rocco


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Scanno, June 2015, Leo De Rocco


ITALY. Abruzzo. Scanno. 1951.

Scanno, 1951, Henri Cartier-Bresson


Henri Cartier-Bresson photographed Scanno in the early 50s and his photos became like a school for others. These photos are admired in countless international exhibitions and are part of the history of world photography and of this characteristic village of Abruzzo.

Cartier-Bresson was neither the first nor the last. More than twenty years before him, a German female photographer, Hilde Lotz-Bauer, captured with her small Leica the faces of women and the landscapes of Scanno. Even before her, the famous Dutch engraver Maurits Cornelis Escher visited Scanno a couple of times.

Just as they did, going back in time, the young Scandinavian impressionist painters, arrived at the end of the 19th century in Abruzzo attracted by a intact and wild nature and by a population “not yet corrupted by modernity”. In those same years one of the first Abruzzo photographers, Francesco Paolo Michetti, hosted the German photographer Wilhelm von Gloeden in his “convent” in Francavilla al Mare.


Hilde Lotz-Bauer , Scanno 1929

Hilde Lotz-Bauer , Scanno 1929


Scanno, giugno 2015

Scanno, June 2015, Leo De Rocco


After Escher and Lotz-Bauer, other distinguished photographers chose to come to this amazing village in order to contribute to the history of photography and to let the world know of the essence of the Abruzzo mountains: from Bresson to Mario Giacomelli to Ferdinando Scianna to Gianni Berengo Gardin up until Mimmo Jodice and Chris Warde-Jones, an English press photographer and associate of the New York Times.


Il bambino di Scanno, Mario Giacomelli, 1957

Scanno Boy, Mario Giacomelli, 1957


In 1964 the Museum of Modern Art (MoMA) of New York exposed a photo of Mario Giacomelli entitled: Scanno boy(or “Il bambino di Scanno”), a frame in black and white depicting a scene of peasant life translated into a picture in an artistic and almost unreal context.

Scanno is therefore an excellent photographic set and its images are on permanent display at the MoMA in New York. The charm of the landscape of this village of Abruzzo along with its still intact traditions are still a common interest amongst photographers.

There is so much beauty in Scanno with its lake, the deep blue of the water of the nearby Villalago e Castrovalva, a small fraction of Anversa degli Abruzzi perched on a rock that overlooks frighteningly above the Valle del Sagittario, that it is impossible to represent it all. I will try to let you know of this magnificent angle of Abruzzo with the help of the following photos, amongst which, the first three were taken symbolically at the same places chosen by Henri Cartier-Bresson and Hilde Lotz-Bauer.

Leo De Rocco

Copyright Restrictions: The pictures shown on this website are private. It is thus prohibited to retransmit, disseminate or otherwise use them without any written authorisation – Author/blogger: Leo De Rocco, derocco.leo@gmail.com


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